“Sara, perchè continui a cucire?”

E’ anch’essa una domanda che mi viene posta sovente, formulata anche nella sua declinazione “Ma non ti stanchi mai di cucire?“.

Si proprio, con il “Ma” all’inizio della frase che indica un malcelato stupore da parte del mio interlocutore nei confronti della mia costanza.

Lasciando da parte le risposte di pancia, del tipo perchè mi piace cucire gli abiti che indosso, perchè sono abiti di qualità, perchè sono creativa e quant’altro, la risposta che più mi rappresenta è:

 

 

cucio perchè per me cucire rappresenta una forma di espressione.

C’è dipinge, chi canta, chi recita e io cucio (e fotografo).

In verità si tratta di una domanda che anche io stessa mi sono posta guardando quando sono partita e da dove. Ovviamente i motivi che mi spingono a cucire sono molti -e articolati su vari livelli- ma credo che si possano ben riassumere come testé vi ho detto (ma come sto scrivendo?!?).

Cucire è

1. l’espressione del mio gusto,

2. l’espressione delle mie scelte,

3. l’espressione di ciò che mi piace,

4. l’espressione di ciò che mi fa stare bene.

Creando dal nulla un abito o un accessorio che prima non esisteva -e di cui non ne esisterà uno uguale-, solo per me o pensando specificamente a quella persona che lo indosserà, la mera azione di cucire, assume una valenza più ampia, profonda e intima.

E’ il solo mio,

non è un accontentarsi o un copiare,

ma è ciò che io ho scelto e voluto,

e quando indosso il capo -o la persona indossa il capo che ho realizzato per lei-,

questo mi fa -e la fa- stare bene.

Ecco perchè continuo a cucire.

Ciaooooo,

Sara