Uno dei punti di forza del prêt-à-porter e della fast fashion a cui siamo stati abituati nel corso del tempo, è la comodità di vedere un abito in vetrina già bell’e pronto e di poterlo provare subito. Le scelte che riguardano quell’abito (il modello, il tessuto,  il colore, le finiture, ….) sono già state fatte a monte da qualcun altro che lo fa di mestiere.

A noi resta da capire se l’abito così come lo vediamo ci piace, se quando lo proviamo ci sta bene, se pensiamo di indossarlo e se abbiamo voglia o necessità di comprarlo. La grande differenza tra  la sartoria artigianale su misura e l’industrializzazione del tessile, in definitiva, è questo.

Nel mio caso e nella mai sartoria, tutto il processo è nelle mie mani e nella mia testa e ciò mi permette di fare da me tutte le scelte che concernono quel capo.

Anche quando ho tra le mani dei tessuti che sono stati utilizzati da stilisti, magari per realizzare capi che hanno sfilato, io sono svincolata dalle loro scelte e posso avventurarmi su percorsi nuovi -che ho chiamato “Rivisitazioni“in precedenti post – ottenendo capi diversi rispetto ai cugini famosi.

Il capo di questo post è uno di quei casi.

Sono partita da una maglina di cotone della collezione Uomo Primavera Estate 2016 di Dolce e Gabbana. E’molto bella perchè è orientaleggiante ma mantiene sempre la mediterraneità che contraddistingue i due stilisti.

 

Loro hanno utilizzato questo tessuto per la collezione uomo, io invece gli ho dato un’interpretazione femminile, realizzando prima un abito ad hoc per la splendida Daniela e poi……

…poi stay tuned!!!!

Ciaooooo,

Sara