Vi siete mai imbarcate in un lavoro più grande di voi? di quelli che la ragione vi dice di lasciare perdere ma il cuore suggerisce di buttarvici a capofitto perché sarà un’avventura indimenticabile?

  • NO? Brave, avete scelto bene, la vita tranquilla è una sicurezza…
  • SI?  Brave, il cuore aveva ragione, e ora…. pedalareeee… forza, uno-due-uno-due…. io è un po’ che sto pedalando…perchè il lavoro di cui vi parlo oggi è davvero un lavorone!!

Si tratta di un cappotto su misura per mio marito, cucito con tutti i sacri crismi della sartoria da uomo.
Eh, ma mica la facciamo facile, una salitina non vogliamo proprio farla? …il cappotto è in puro cachemire: quasi 4 metri di puro cachemire blu notte del Lanificio Colombo. Inutile dire che è una lana splendida, lucente e morbidissima…per la serie DEVO fare un bel lavoro e mi prendo tutto il tempo che serve!!

Ps. Nel frattempo ho inframmezzato con altri numerosi lavori per me e per altri.

Il lavoro è iniziato con il disegno del cartamodello…

…per il quale ho utilizzato il testo “La tecnica dei modelli” Donna – Uomo, volume 3 di Antonio Donnanno, che spiega come disegnare il cappotto a partire dalle misure.
Per fortuna in geometria me la sono sempre cavata egregiamente 😉

 

Il piazzamento del cartamodello sulla stoffa (mi scuso per la bassa qualità di questa foto ma ho solo questa). Non vi dico i sudori freddi quando ho iniziato a tagliare…perchè si sa: misuri quante volte vuoi ma puoi tagliare una volta sola.

Punti molli, filze, imbastiture, pelo di cammello cucito a mano, messa in prova…e finalmente si inizia a vedere la forma…

Manca ancora un bel po’ di lavoro…

…quindi l’avventura continua….

Ciaoooooo,
Sara