Sono in un negozio di stoffe – anzi di pezze – di quelli in cui ci sguazzi e ovunque guardi ci sono stoffe di tutti i colori e texture che ti strizzano l’occhiolino.
Con le braccia messe a dura prova dalla montagna di prede…ehm pezze…che mi sono già accaparrata, scorgo un tessuto stampato bianco e nero che mi incuriosisce. Mi avvicino, libero un dito per toccarlo.
Mmmm….è morbido…interessante. Cerco un posto in cui appoggiare il bottino …che tengo costantemente sott’occhio mentre con l’altro occhio mi butto sul nuovo amore.
Però è un tessuto strano, che non avevo ancora visto. Giunta alla cassa, chiedo allora alla signora che tessuto sia (giusto per capire come trattarlo) e mi risponde: è uno scuba!
Eh? Scu…che?!?!? io di scuba conoscevo solo lo Swatch…
…. e lei: è un tessuto tecnico. Ah…..grazie!
In pratica è un neoprene, un materiale sintetico, flessibile, facile da lavorare, che non si spiegazza. Al tatto è morbido e liscio ma ha una sua consistenza e non è necessaria la fodera interna. Viene facilmente stampato e tinto nei colori più vivaci, nonché lavorato insieme ad altri materiali.
Per la scelta del modello, mi sono lasciata ispirare dalla stampa e ne è scaturito un abito con gonna a ruota, taglio in vita e maniche corte leggermente scese.
Con la stoffa restante ho realizzato la giacca corta in vita e con maniche a kimono. Per le rifiniture, ho giocato con il nero.
Un mio giudizio? Trovo che lo scuba sia un tessuto divertente da cucire e decisamente versatile, nonché molto confortevole indossato.